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MAZZARINO, GIULIO
(Pescina 1602 - Vincennes 1661). Politico italiano al servizio della Francia. Rampollo di una famiglia al servizio dei Colonna, studiò a Roma con i gesuiti. Capitano delle milizie del papa, poi segretario dei legati pontifici in Valtellina, a Ferrara e a Milano, guadagnò il favore di Urbano VIII che, nel 1632, lo inviò presso Richelieu per ottenere l'appoggio francese alla progettata occupazione sabauda di Ginevra. Entrato al servizio del cardinale Antonio Barberini, fu nunzio straordinario a Parigi dal 1634 al 1636. Osteggiato dalla Spagna, nel 1639 entrò al servizio della Francia e ne prese la cittadinanza. Benché non fosse prete, Richelieu lo fece creare cardinale (1641) e lo indicò a Luigi XIII quale suo successore; il 5 dicembre 1642 venne nominato primo ministro. Con l'appoggio della regina madre Anna d'Austria, che forse sposò segretamente, fu sino alla sua morte l'arbitro della politica francese. Superata l'opposizione della fronda, continuò l'opera del Richelieu di rafforzamento dell'autorità regia. Sotto Luigi XIV, con le paci di Westfalia (1648) e dei Pirenei (1659), assicurò il predominio europeo della Francia a scapito degli Asburgo. Collezionista e soprattutto bibliofilo, a lui si deve la formazione della grande raccolta libraria, divenuta poi la Bibliothèque Mazarine.
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